“L’attacco terroristico organizzato e premeditato” alla stazione di Kunming in Cina è stato opera dei separatisti uiguri del Xinjiang: il governo cinese lancia la sua accusa dopo l’incomprensibile strage di sabato. Almeno 10 uomini vestiti di nero hanno attaccato in passanti della stazione della città con dei lunghi coltelli. Il bilancio del massacro si aggrava: il numero delle vittime è salito a 33 e ci sarebbero almeno 130 feriti.
L’attacco ha avuto inizio alle 9 di sera nella biglietteria della stazione: quattro aggressori sono stati uccidi dalla polizia, uno è stato arrestato ma gli altri autori dell’attacco si sono dileguati. L’accusa contro gli uiguri, minoranza musulmana cinese, viene attenuata da alcune notizie dell’agenzia Yunnan News che descrivono gli attentatori come uomini in divisa.