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Mafia, rito immediato per Filippo Marcello Tutino il 22 maggio| Per lui accusa di concorso nella strage di via Palestro

Sarà processato con rito immediato davanti alla Corte d’Assise di Milano il prossimo 22 maggio Filippo Marcello Tutino, l’uomo dei fratelli Graviano e ritenuto il basista della strage di via Palestro in cui il 27 luglio 1993 persero la vita 5 persone e altre 12 rimasero ferite. Lo ha deciso il gip Anna Laura Marchiondelli che ha accolto la richiesta del pm della Dda Paolo Storari, titolare delle indagini assieme al procuratore aggiunto Ilda Boccassini.

Tutino, già in cella a Opera per la recente condanna inflitta dal gup di Palermo a 10 anni e otto mesi di reclusione per essere un affiliato alla famiglia mafiosa dei Brancaccio, lo scorso 13 gennaio si è visto infatti notificare una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per lui l’accusa è strage in concorso, tra l’altro, con Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, i fratelli Graviano e Formoso, Matteo Messina Denaro, appunto Spatuzza e Giuliano, il fratello Vittorio Tutino e altri ancora da identificare.

Tutino, aveva scritto il gip nel suo provvedimento, sarebbe stato “scelto” dalla mafia “in quanto conoscitore della città di Milano”: avrebbe fornito supporto logistico, avrebbe prelevato Gaspare Spatuzza e Francesco Giuliano alla Stazione Centrale ed avrebbe partecipato al furto della Fiat Uno poi fatta esplodere, così come al trasporto e alla collocazione dell’esplosivo sull’auto. Non si esclude che Tutino possa scegliere di chiedere di essere processato con rito abbreviato.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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