Ai 75 operai Eternit morti a causa dell’esposizione diretta all’amianto è stata dedicata la cerimonia per la donazione di 500 mila euro che il Fondo sociale ex Eternit ha destinato all’Asp di Siracusa per l’acquisto di attrezzature complementari per la Radioterapia, un nuovo servizio di prossima istituzione nell’area dell’ospedale Rizza. “Oltre 350 famiglie hanno dato una lezione di etica al territorio – ha ricordato Ezechia Paolo Reale, componente il direttivo del Fondo sociale – perché non hanno dimenticato di appartenere ad una collettività”.
La cerimonia ha ricordato la storia di uomini-eroi e di altri lavoratori che negli anni hanno contratto l’asbestosi, ma anche la storia del riscatto, grazie ad un gruppo di avvocati, che ha sfidato le multinazionali ed ha ottenuto un risarcimento, parte del quale le famiglie lo hanno voluto devolvere ad iniziative sociali in particolare nel campo dell’oncologia.
“E’ un atto di grande generosità dei familiari nei confronti di questo territorio – ha commentato l’assessore regionale della Salute Lucia Borsellino – che contribuirà a completare la radioterapia in fase di realizzazione in questa provincia grazie ai fondi europei che hanno consentito l’acquisto dell’acceleratore lineare e la costruzione della struttura che dovrà ospitarlo”.
A consegnare simbolicamente l’assegno nelle mani del commissario dell’Asp Mario Zappia è stato il presidente del Fondo sociale ex Eternit Astolfo Di Amato, presente anche il terzo componente il direttivo Silvio Aliffi. Di Amato ha espresso la sua soddisfazione per essere giunti alla consegna della donazione promessa nel 2011 con la condizione che si sarebbe concretizzata soltanto a completamento avvenuto dell’iter da parte dell’Azienda per l’acquisto dell’acceleratore lineare e l’avvio dei lavori. “Esprimo il mio più sentito ringraziamento a nome dell’Azienda – ha detto il commissario straordinario Mario Zappia -. Continua a sorprendermi questo territorio, che riesce a trasformare un fatto negativo in un gesto di grande solidarietà. Questa donazione interverrà significativamente nel riequilibrio dell’offerta sanitaria che abbiamo in atto in tutta la provincia”.
La donazione è destinata all’acquisto di tutte le apparecchiature complementari necessarie per il centraggio e l’efficientamento del servizio di Radioterapia il cui progetto è stato illustrato nel corso della cerimonia, dal progettista e direttore lavori Vincenzo Buccheri. I lavori propedeutici all’installazione dell’acceleratore lineare, che saranno realizzati in 300 giorni dall’avvio del cantiere, consistono nella realizzazione di due corpi di fabbrica ex-novo ubicati nell’area esterna dell’ospedale Rizza di viale Epipoli, immersa nella vegetazione.
Il primo corpo di fabbrica conterrà la struttura a supporto delle attività radioterapiche; il secondo, un corpo schermato interamente realizzato in conglomerato cementizio armato di elevato spessore, il cosidetto “bunker”, all’interno del quale sarà allocato l’acceleratore. L’area destinata ai trattamenti sarà controllata dal personale preposto, che consentirà l’ingresso della sola utenza da sottoporre a trattamento, proprio perché le attività che si svolgeranno all’interno sono soggette ad alto rischio di contaminazione. La struttura è divisa in tre macro aree dove è possibile identificare un’area accoglienza-attesa, un’area destinata al personale sanitario ed una ai pazienti soggetti a trattamento.
Leggi anche: