“La scommessa di Grillo è un fallimento. Meglio ricominciare dai partiti e rigenerarli dal di dentro”. Antonino Venturino, vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, non si lascia scappare l’opportunità di una critica al Movimento 5 Stelle, del quale ha fatto parte in passato, alla luce delle recenti espulsioni di quattro parlamentari.
“Ad un certo punto – ha spiegato in una intervista al quotidiano Il Mattino – ci si rende conto che non c’è democrazia”.
Venturino dice di aver intuito che il Movimento non aveva una strategia politica quando i vertici del partito non risposero alla sua richiesta di un confronto dopo il crollo dei consensi in Sicilia: “L’incontro non ci fu mai. I vertici avevano già deciso di emarginarmi, perché avevo espresso molte perplessità sul no dei pentastellati al governo Bersani”.
Venturino – balzato agli onori delle cronache dopo il servizio delle Iene sull’autoblù – rimprovera a Grillo di voler sfasciare il sistema a qualunque costo perché “quando si viene eletti bisogna avere il coraggio di cambiare le istituzioni dal di dentro”.
Il deputato riflette anche sul popolo grillino del web: “Tutto si spiega con il radicalismo che prende tanti giovani. Postano foto, video e slogan: ma quella non è politica, è solo lavaggio del cervello”.
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