Salva la prima della Manon Lescaut all’Opera di Roma. I sindacati nella notte hanno deciso di sospendere lo sciopero per evitare che saltasse la prima diretta dal maestro Riccardo Muti.

In due comunicati, uno a firma di Slc-Cgil e l’altro siglato da Fials-Cisal e Libersind-Confal, i sindacati dicono di rimanere “in attesa che questo ulteriore segno di responsabilità venga colto con la convocazione del tavolo negoziale previsto. In caso contrario gli ulteriori scioperi già dichiarati sulle repliche restano confermati”.

Tre le motivazioni che hanno fatto revocare lo sciopero il fatto che “la prima rappresentazione di Manon dovrebbe vedere la presenza delle massime cariche dello Stato e del nuovo ministro Franceschini”, e ritengono che questa sia “l’occasione per poter appellarsi al ministro per il ripristino della legalità e della possibilità di mantenere il Teatro dell’Opera di Roma ai livelli artistici quale teatro di rappresentanza della Capitale del Paese”.

Slc-Cgil sottolinea che “nell’aver comunicato la sospensione dello sciopero”, si è giunti a tale decisione anche “a causa di una condizione tanto drammatica quanto inaspettata determinatasi a livello parlamentare che investe la stessa tenuta istituzionale del Comune di Roma” (il riferimento è al ritiro del decreto Salva Roma).

Ma nella nota si ribadisce “una preoccupante divisione vissuta all’interno del teatro che mette in seria difficoltà la sopravvivenza della Fondazione”. La Cgil, pertanto, “invita la direzione del teatro ad aprire rapidamente una trattativa che assuma come principio irrinunciabile la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori che vi operano, mantenendo tutti i ruoli che ricoprono”.