Due tartarughe caretta caretta ospitate presso il Centro per il monitoraggio mammiferi acquatici e tartarughe, istituito un anno fa con decreto dell’Assessorato all’Agricoltura, all’interno dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, sono state liberate stamane dopo aver ricevuto le cure adeguate. I due esemplari, con la collaborazione della Capitaneria di Porto sono stati liberati in mare, a Palermo, nella riserva di Capo Gallo.
La notizia è stata annunciata, stamane, dal direttore sanitario dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Rossella Lelli, nell’ambito del convegno di presentazione dei primi risultati del progetto DeCroMed. “Per il nostro istituto – ha affermato la dottoressa Lelli – si tratta della prima operazione di liberazione in mare. Le due tartarughe caretta caretta riportavano delle lacerazioni e ferite. Adesso sono guarite e pertanto potranno tornare nel loro habitat naturale. La prossima settimana ne libereremo altre due”.
“Presso il nostro centro – prosegue il responsabile Santo Caracappa – arrivano diverse segnalazioni di tartarughe ferite che riusciamo a riabilitare e riportare in mare. In alcuni casi giungono da noi gia’ morte: otto da gennaio ad oggi”.