La NASA annuncia la scoperta di 715 pianeti extrasolari grazie al satellite Kepler lanciato nel 2009. Tra questi, 4 sono collocati nella zona favorevole alla vita, cioè alla giusta distanza affinchè possa scorrere acqua liquida sulla loro superficie.
Il neo battezzato Kepler-296f è stato quello su cui è stata incentrata l’attenzione, ma non è ancora chiaro se si tratti di un pianeta roccioso o avvolto da una consistente atmosfera gassosa. Da evidenziare inoltre che la sua stella madre è la metà del Sole e soprattutto che la sua luminosità sia del 95% inferiore a quella nostra.
“Con centinaia di nuovi pianeti, Kepler ci fa sapere che i piccoli pianeti sono molto comuni nella nostra galassia e sono molto felice di lavorare alla prossima generazione di telescopi spaziali, che potenzialmente potranno fornire immagini dirette” ha dichiarato la professoressa di scienza planetaria del Massachusetts Institute of Technology Sara Seager.
Sale così a circa 1.700 il numero degli esopianeti confermati, su oltre 3.600 rilevamenti potenziali. Il 95% di quelli “nuovi” sono di dimensioni minori di quelle di Nettuno, che a sua volta è circa quattro volte più grande della Terra.