C’era un’enorme discrepanza tra i redditi dichiarati dal nucleo familiare di Bernardo Riina e i beni a sua disposizione: brutto colpo al piccolo impero dell’uomo vicino a Bernardo Provenzano, accusato di avere coperto la latitanza del boss.
L’anziano era stato arrestato nel 2006 per associazione mafiosa e poi condannato a otto anni di reclusione con sentenza della Corte d’Appello di Palermo del 2008, divenuta definitiva nel novembre 2009.
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Nr. 44 terreni siti a Corleone (PA) e Monreale (PA);
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Nr. 4 fabbricati siti a Corleone (PA) e Monreale (PA);
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Nr. 1 autoveicolo.