“Ho sensazioni molto positive per il futuro, ma il campionato è molo difficile da un punto di vista tattico. Il Palermo trova sempre avversari che fanno la partita della vita e i ritmi sono alti”.
Sono le parole del centrocampista del Palermo, Enzo Maresca, che è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa a parlare della sua avventura in rosanero.
“Mi trovo bene e ringrazio tutti, compagni e staff tecnico. E’ presto per prendere in mano la squadra, ho fatto solo quattro partite ma sono fiducioso per il futuro, ci troveremo sempre meglio. E’ vero che nelle partite che ho giocato sono stato marcato ad uomo, serve intelligenza nello smarcarsi senza palla. In serie B i tempi di reazione sono brevi e devi ragionare anche prima che arrivi la palla, ma quello è il mio ruolo“.
Il centrocampista si è soffermato a parlare dei problemi della squadra e della sua espulsione: “In diciassette anni da professionista credo sia la mia terza espulsione. Non mi era capitato mai a venti secondi dalla fine. Gli arbitri, come noi, possono sbagliare. Io non ero d’accordo con la sua scelta, ma anche per loro è difficile. Carenza di gol? Per diversi motivi, la mediana è sempre cambiata per infortuni o squalifiche. Io mi trovo bene sia con giocatori che si inseriscono o con mediani, l’importante è l’equilibrio della squadra. Il gol? E’ tanto che non faccio un gol, ma in questo momento la priorità è fare punti per distanziare la terza”.
Sul pareggio casalingo contro lo Spezia: “Per me con lo Spezia non è un’occasione perse. Le partite da non sbagliare sono quelle di sabato prossimo, negli scontri diretti ci può stare. Sono le partite di sabato prossimo che fanno la differenza. Dobbiamo prendere il lato positivo, come il rientro di un giocatore fondamentale come Barreto. Altri che hanno giocato meno hanno fatto benissimo. Ho la sensazione che tutti vadano nella stessa direzione e questo è fondamentale”.
Il numero 25 rosanero crede fortemente nel progetto della società: “Qua mi trovo bene perché ci sono ragazzi con voglia di lavorare, c’è impegno massimo negli allenamenti. Questo alla lunga dà qualcosa in più, mi ha colpito il gruppo, veramente. Il fatto che io sia venuto qui è perché c’è un’idea di costruzione e credo nel progetto. Aver tenuto Sorrentino e aver puntato su altri giocatori è un segnale chiaro”.