Matteo Renzi non è il solo a scuotere il panorama politico delle ultime ore. A pagare dazio questa volta è il Movimento Cinque Stelle, alle prese con la più grossa crisi interna della sua seppur breve storia parlamentare. All’indomani della decisione, da parte dell’assemblea dei portavoce pentastellati, di mettere alla porta i quattro senatori dissidenti del Movimento: Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Lorenzo Battista. Decisione che, per essere definitiva, attende il pronunciamento degli attivisti sul web.
Questa volta, tuttavia, la somma punizione riservata ai quattro senatori non è stata indolore per i Cinque Stelle, tutt’altro: in molti si sono opposti alla decisione dell’assemblea e al modus operandi ricorrente tra le file del movimento che fa capo a Beppe Grillo, tanto che l’ipotesi di una corrente scissionista prende sempre più corpo nei corridoi di Montecitorio e Palazzo Madama.
Il primo a ventilare l’idea di un gruppo autonomo è il senatore Roberto Cotti, che parla addirittura di 30 senatori “pronti a difendere” i quattro ‘epurati’ perché in disaccordo con la politica grillina. E a fargli eco è un’altra senatrice, Paola Pinna. Ma se, per quanto riguarda il Senato i numeri per la creazione di un gruppo autonomo potrebbero esserci (la quota minima per la formazione di un gruppo a Palazzo Madama è di dieci senatori), ben più difficile sarà vedere una forza dissidente alla Camera, dove sono richiesti 20 deputati.
Fonti, comunque, vicine al M5S smentiscono che ci possa essere una fuoriuscita così massiccia tanto al Senato quanto alla Camera. In ogni caso si attende la decisione del web, che dovrebbe giungere in serata e che potrebbe riservare sorprese. Al Senato, intanto, è in corso una riunione fiume del gruppo parlamentare, che potrebbe essere determinante per capire gli equilibri all’interno dei portavoce pentastellati a Palazzo Madama.
“Ci sono alcuni arrivisti ed ex politici che stanno tentando di appropriasi del Movimento, ma non lo permetteremo” denuncia il parlamentare 5stelle, Riccardo Nuti, commentando sulla votazione in corso sul blog di Beppe Grillo sulla delibera di espulsione di quattro senatori. ”C’è gente che col M5s non c’entra nulla – aggiunge – l’ha utilizzato come carro per poter essere eletto. Ogni volta che ci sono elezioni in arrivo, amministrative o europee non fa differenza, spuntano fuori arrivisti più che attivisti”.