Disco verde del Parlamento europeo alla direttiva che prevede la confisca di beni provento di reato. La norma è passata con 631 voti favorevoli, 19 contrari e 25 astensioni. L’accordo dovrebbe essere formalmente approvato dal Consiglio nelle prossime settimane. Gli Stati membri avranno tempo 30 mesi per trasporre la direttiva nella legislazione nazionale. I beni potranno essere confiscati a seguito di una condanna penale definitiva, ma anche nel caso di procedimenti che non possono giungere a conclusione.
Le nuove norme consentiranno agli Stati membri di confiscare beni ottenuti mediante attività criminali, tra cui ad esempio corruzione, partecipazione a un’organizzazione criminale, pornografia infantile o criminalità informatica. Secondo il testo, i 28 dovrebbero adottare misure che consentano l’utilizzo dei beni confiscati per interesse pubblico e ne incoraggino il riutilizzo sociale. Oggi, meno dell’1% dei proventi di reato sono confiscati. Il disegno di legge, già informalmente concordato con i governi nazionali, è parte di una più ampia strategia dell’Ue per combattere frode e corruzione. L’Irlanda parteciperà all’accordo, al contrario di Regno Unito e Danimarca.
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