“Il problema non è discutere del rimpasto ma su come si riparte e formulare un nuovo patto di governo”. Lo ha detto il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, ribadendo la posizione che aveva espresso subito dopo la sua elezione, in merito al rimpasto nel governo Crocetta.
“È evidente che sul tema delle Province si stanno scaricando cose, sia interne che esterne alla maggioranza, che nulla hanno a che fare con questa discussione – ha aggiunto. – La mia speranza è che si trovi una via d’uscita che garantisca una legge utile perché penso che il tema delle città metropolitane sia fondamentale. Sono venuto a questa tavola rotonda (organizzata dalla Cgil, n.d.r) apposta per sottolineare la mia sensibilità. Spero che la ragionevolezza spinga tutti a cercare un accordo nell’interesse della Sicilia”.
“Sono assolutamente d’accordo con Raciti – ha detto il deputato del Pd Antonello Cracolici. – Non ci interessa sostituire qualche assessore, pensiamo che vada fatto un nuovo governo. Bisogna ridefinire il patto con la Sicilia, poi gli assessori vedremo quali saranno”.
“Va cambiato il profilo del governo – ha aggiunto il presidente della Commissione affari istituzionali dell’Ars. – Se si sostituisce qualcuno con qualcun altro non cambierà qualcosa. Bisogna ricostruire un rapporto di fiducia con la Sicilia. Vedo un pericoloso isolamento, si deve avere la capacità di portare in porto le cose che si dicono”. Per Cracolici “bisogna chiamare tutta la Sicilia a un grande patto dai vescovi, ai sindacati, agli imprenditori, ai dipendenti regionali”. “Questo patto va fatto con la Sicilia non con gli assessori”, ha concluso.