La Russia la fa da padrona a Sochi 2014. E non soltanto perché è il Paese organizzatore. I russi conquistano il primo posto nel medagliere con 13 ori, 11 argenti e 9 bronzi, per un totale di 33 medaglie.
Dietro di loro la Norvegia con 26 podi e il Canada con 24 che riesce a staccare gli Stati Uniti grazie alla supremazia tra gli argenti. Ventisette le medaglie per gli americani, ma stesso numero di ori dei canadesi.
Al quinto posto l’Olanda con 24 medaglie e un record particolare: 23 di queste le ha vinte nel pattinaggio velocità. L’Italia si piazza al 22esimo posto vista l’assenza di medaglie d’oro. Nel computo totale delle medaglie vinte gli azzurri con otto sono dodicesimi insieme a Corea del Sud, Giappone, repubblica ceca e Slovenia.
La spedizione azzurra è stata una delle più imponenti di sempre con 113 atleti. Tra loro grande protagonista Arianna Fontana con un argento e un bronzo nello short track rispettivamente sui 500 e i 1500 metri, e un bronzo nella staffetta composta insieme a Elena Viviani, Martina Valcepina e Lucia Peretti.
Due medaglie anche per Christof Innerhofer: un argento nella discesa libera e un bronzo nella combinata. Chiusura di carriera in bellezza per Armin Zoeggeler, bronzo nello slittino e record assoluto di sei medaglie in sei partecipazioni consecutive ai Giochi.
Bronzo anche nella nella staffetta mista del biathlon composta dagli altoatesini Dominik Windisch, Dorothea Wierer, Karin Oberhofer e Lukas Hofer.
Infine il bronzo di Carolina Kostner nel pattinaggio di figura che chiude nel migliore dei modi un’esperienza fin qui negativa ai Giochi invernali.
Adesso appuntamento a PyeongChang, in Corea del Sud, nel 2018 dove Giovanni Malagò, presidente del Coni, punta a incrementare il numero di medaglie e soprattutto a portare a casa “almeno 3-4 ori”.