Al Renzo Barbera va in scena La Grande Beffa. Potrebbe essere il titolo di un film, invece è quello che è accadutonegli utimi minuti di partita tra Palermo e Speiza con i rosanero raggiunti sull’1-1 da una splendida punizione di Scozzarella dopo aver dominato per quasi tutta la partita.
Il Palermo manca la vittoria nel momento peggiore, ovvero quando tutte le inseguitrici alle spalle sono riuscite a portare a casa tre punti. Una grande beffa dicevamo, perché la partita sembrava ormai al sicuro. Invece i rosa hanno peccato di troppa sicurezza e hanno concesso quei metri in più agli avversari che diventano fatali con un vantaggio di misura.
Era stato Hernandez a firmare la rete del vantaggio al 16′, andando a impattare di testa un buon cross di Daprelà in un primo tempo che restituisce al Barbera un Palermo tonico e determinato come non si vedeva da settimane.
Una squadra aggressiva, capace di produrre un pressing a tutto campo per 45 minuti di seguito. Ma allo stesso tempo autrice di azioni manovrate veloci e ficcanti che costringono il giovane estremo difensore spezzino leali a fare gli straordinari.
Buona la prova di Di Gennaro, la vera curiosità di giornata, provato nel ruolo di regista al posto di Maresca, squalificato. Il trequartista dimostra di poter diventare un’ottima risorsa in quella zona di campo viste le sue notevoli qualità tecniche.
Tutto questo non è bastato perché a uno Spezia non pervenuto nella prima frazione fa da contraltare una squadra che ci ha creduto fino alla fine andando a prendere un pareggio che la mantiene in scia alla zona playoff. Il Palermo ha il grande demerito di aver considerato chiusa troppo presto una partita ancora aperta.
Iachini fa pretattica nelle ore antecedenti al match e presenta un Palermo con un paio di sorprese. Viste le assenze di Morganella, Maresca e Lazaar, il tecnico si inventa Di Gennaro regista “alla Pirlo”, per dare più qualità al centrocampo. E se Daprelà sulla sinistra è una scelta praticamente automatica, non lo è Stevanovic sulla fascia opposta. Iachini vuole più spinta dall’inizio e quindi tiene Pisano in panchina. Confermati linea difensiva e coppia d’attacco.
Lo Spezia dell’ex Mangia risponde con un 4-3-3 “mutevole” vista l’abilità di Schiattarella, sulla carta esterno destro del tridente d’attacco, a occupare tutte le zone della sua fascia. Davanti a Leali la difesa viene guidata dall’ex Lisuzzo, palermitano di nascita. Bellomo trova posto da mezzala a sinistra mentre insieme a Schiattarella formano il tridente Ferrari e Giannetti.
Come prevedibile le squadre partono subito fortissimo. Il Palermo fa la partita ma lo Spezia non rimane chiuso in difesa e cerca anche di proporsi in avanti.
La manovra del Palermo è veloce e avvolgente, molto più delle ultime uscite. Inoltre il pressing della squadra è continuo e asfissiante e cresce col passare dei minuti.
Lo Spezia prova comunque a mettere fuori il naso dalla trequarti anche se i tentativi di assalto alla porta di Sorrentino si limitano a due calci di punizione di Bellomo subito vanificati.
La prima sterzata alla partita la dà Hernandez al 16′ andando a raccogliere di testa un cross preciso di Daprelà. Lo stacco è deciso e perentorio e leali non può arrivarci. Per l’uruguayano è la tredicesima rete in campionato.
Al 20′ si fa male Schiattarella in un contrasto con Daprelà. Il capitano spezzino cerca di resistere ma ci riesce per soli 7 minuti. Al 27′ viene rilevato da Catellani. La fascia di capitano passa a Sammarco.
In questa fase di gioco il Palermo è molto pericoloso proprio sulle fasce. Daprelà mette pressione su Leali con un cross velenoso che al 28′ il portiere di proprietà della Juventus può solo smanacciare. In area è appostato Stevanovic ma la palla è difficile da tenere bassa e infatti la sua conclusione s’impenna e termina altissima.
Al 32′ ci prova Lafferty dalla distanza, dopo essere stato servito involontariamente da Giannetti. Il nordirlandese però non è preciso e la palla esce di un metro e mezzo buono.
Ancora Lafferty al 37′ crea le condizioni per il raddoppio del Palermo. Riceve sulla fascia destra d’attacco una rimessa laterale, crossa prontamente in area dove Barreto prima e Daprelà poi mancano di pochissimo la deviazione decisiva.
Lo Spezia esce fuori in contropiede al 40′ con Catellani che porta palla fino alla trequarti rosanero e serve Ferrari in area. Il centravanti viene bloccato al momento della battuta da Andelkovic il cuji intervento è provvidenziale. I bianconeri vorrebbero il rigore ma l’intervento dello sloveno sembra pulito.
L’ultima azione degna di nota del primo tempo è un colpo di testa di Muñoz su calcio d’angolo che Leali para senza difficoltà.
La ripresa si apre con gli stessi ventidue uomini che hanno concluso il primo tempo e sotto una pioggia battente.
Lo Spezia si dimostra da subito molto più intraprendente. I ragazzi di Mangia tengono il pallino di gioco alla ricerca di una breccia nella difesa rosanero.
Nel secondo tempo la partita si fa molto più fisica rispetto ai primi quarantacinque minuti e anche più dura. Fioccano infatti i cartellini distribuiti dall’arbitro Di paolo, un paio dei quali forse ingiustamente come quello comminato a Bolzoni per un fallo di mano giudicato eccessivamente visto che il braccio è attaccato la corpo e l’altro a Di Gennaro con un intervento certamente non apparso grave.
Proprio il trequartista rosanero è costretto a lasciare il campo al 63′ a causa di alcuni problemi fisici. Da un labiale incrociato dalle telecamere sembra abbia riferito alla panchina di aver subito uno strappo. Al suo posto entra Verre. Buona la prima del fantasista di scuola Milan nell’inedito ruolo da regista.
La contromossa di Mangia è l’inserimento del giovane attaccante diciottenne Patrik Ciurria al posto di Bellomo. Al di sotto delle attese la prova di quest’ultimo.
Con un attaccante in più lo Spezia adesso prova a recuperare la partita attraverso uno spregiudicato 4-2-4.
Sul centrocampo del Palermo continua a piovere sul bagnato e dopo l’infortunio di Di Gennaro anche Daprelà rimane vittima di problemi fisici. Al suo posto entra Pisano e Iachini fa i debiti scongiuri affinché il reparto, già falcidiato dalle assenze, non subisca ulteriori perdite.
La partita continua sui binari di un continuo spezzettamento dovuto ai tanti falli che si susseguono da una parte e dall’altra. Le occasioni da gol si diradano e il Palermo controlla il vantaggio acquisito nel primo tempo.
A causa dei crampi Iachini deve sostituire anche Stevanovic. Al suo posto inserisce Vitiello così da coprirsi un po’ di più in difesa.
Incredibile a dirsi proprio a 5 minuti dalla fine, inaspettato per come si era messo il match, arriva il pareggio dello Spezia. Un preciso calcio di punizione del neo entrato Scozzarella va a togliere le ragnatele dal sette lasciando di stucco Sorrentino. Il portiere non avrebbe potuto far nulla sulla traiettoria precisa trovata dal centrocampista.
Il Palermo si butta in avanti nel disperato tentativo di riacciuffare la vittoria ma è troppo tardi. La Grande Beffa è ormai andata in scena.
TABELLINO
PALERMO (3-5-2): Sorrentino 6; Muñoz 6,5, Terzi 6, Andelkovic 6,5; Stevanovic 6 (80′ Vitiello sv), Bolzoni 6, Di Gennaro 6 (63′ Verre 5,5), Barreto 6, Daprelà 7 (70′ Pisano 5,5); Lafferty 5,5, Hernandez 6,5. A disposizione: Ujkani, Milanovic, N’Goyi, Vazquez, Troianiello, Dybala. Allenatore: Giuseppe Iachini.
SPEZIA (4-3-3): Leali 6; Datkovic 6, Bianchetti 6, Lisuzzo 6, Migliore 5,5; Seymour 5,5 (75′ Scozzarella 7,5), Sammarco 6,5, Bellomo 5 (65′ Ciurria 6); Schiattarella 6 (27′ Catellani 6,5), Ferrari 5,5, Giannetti 5. A disposizione: Vozar, Valentini, Ashong, Magnusson, Bastoni, Orsic. Allenatore: Devis Mangia.
Arbitro: Di Paolo
Reti: 16′ Hernandez, 85′ Scozzarella