“Sto morendo”: recita così il tweet di Olesya Zhukovskaya, infermiera ucraina di 21 anni che presta aiuto come volontaria paramedica a Kiev, dopo esser stata colpita da un proiettile al collo durante uno scontro.
Una mano sulla ferita e una allo smartphone. La foto e il tweet si sono sparsi a macchia d’olio sul web e i media internazionali l’hanno già classificata come l’icona della crudezza della protesta ucraina, che ha attualmente mietuto centinaia di vittime.
Я вмираю
— Olesya Zhukovskaya (@OlesyaZhukovska) 20 Febbraio 2014
Diverse testate hanno erroneamente riportato la sua morte, ma dall’account Twitter di Euromaidan, il movimento a capo della rivolta di Kiev, e dal profilo Facebook di Kristina Berdinskikh è arrivata la conferma circa la buona riuscita dell’operazione:
Olesya Zhukovskaja,were seriously wounded by sniper bullets.She was operated,but she is alive!|PR news #Ukraine #Kyiv pic.twitter.com/HYS1SvMR6b — Euromaidan PR (@EuromaidanPR) 20 Febbraio 2014
I post sostengono che Olesya sia viva, che l’operazione è riuscita e che è adesso attaccata a un respiratore artificiale. Dal suo profilo, però, nulla è ancora stato twittato.
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