Sequestrate due officine abusive a Palermo | Sigilli anche a uno sfascio irregolare

di Redazione

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Sequestrate due officine abusive a Palermo | Sigilli anche a uno sfascio irregolare

| giovedì 20 Febbraio 2014 - 18:13

Sono state sequestrate dal Nucleo Protezione Ambiente della Polizia Municipale due officine meccaniche in via Castelforte, nel quartiere Pallavicino di Palermo. I gestori sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per smaltimento illecito di rifiuti speciali. Secondo gli inquirenti vecchie batterie, oli minerali esausti e detriti venivano trattati in violazione della normativa ambientale.

“Un plauso alla polizia municipale che oggi ha sequestrato due officine abusive nella zona di Pallavicino. Un fenomeno contro il quale Confartigianato Palermo si è sempre battuta e continuerà a battersi”. A dirlo è il presidente provinciale Nunzio Reina, che aggiunge: “Noi non garantiremo mai e non prenderemo in nessun modo le difese di chi non rispetta le regole. In questo caso, visto che i titolari delle officine smaltivano illecitamente anche rifiuti speciali, è necessario sottolineare anche il gravissimo impatto ambientale delle loro azioni. Chi lavora abusivamente mette a rischio l’incolumità dei propri clienti, oltre a dare vita alla concorrenza sleale con chi è a norma e rispetta la legge. Mi auguro che i controlli siano costanti – conclude Reina – perchè la legalità deve essere sempre una priorità”.

Inoltre il Nucleo di protezione ambientale della Polizia municipale di Palermo ha sequestrato in via Ernesto Basile un’area limitrofa al capolinea dei mezzi pubblici, destinata ad attività abusiva di autodemolizioni. Oltre all’area, sono stati sequestrati 60 veicoli in fase di rottamazione e gli immobili riscontrati con gravi carenze strutturali, mentre il titolare di 76 anni è stato denunciato per violazioni alla normativa ambientale. Gravi carenze strutturali sono state riscontrate negli immobili ubicati alla interno della area, utilizzati come ufficio e sede della officina di smontaggio. Nel corso del sopralluogo gli agenti hanno accertato la violazione delle basilari norme di prevenzione ambientale: l’olio esausto dei motori abbandonato al suolo o gettato nella fognatura, nessun registro di carico e scarico a documentarne la tracciabilità e nessuna documentazione posseduta dal titolare.

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