Brutte notizie dall’Istat per l’industria italiana. Il fatturato, infatti, è ancora in calo: diminuisce dello 0,3 percento per quanto riguarda il mercato interno e ancora peggio fa quello estero, in ribasso dell’1,4 percento rispetto all’ultima rilevazione, che risale allo scorso novembre.
Dati complessivamente negativi anche se si guardano i singoli anni: nel 2013 si è fatturato il 3,8 percento ni meno rispetto all’anno precedente (-6,1% sul mercato interno e +1,5% su quello estero).
Secondo l’Istat, gli indici al netto della stagionalizzazione del fatturato, riportano lievi incrementi, definiti congiunturali, per i beni di consumo e per i beni intermedi, mentre calano di quasi due punti percentuale i beni strumentali. Lieve ribasso anche per l’energia, -0,2 percento.
A crescere, tuttavia, è l’indice grezzo del fatturato, con una tendenza del +2,5 percento. Boon per i prodotti farmaceutici, che fanno segnare un +18,4 percento, finiscono nel baratro la fabbricazione di coke e i raffinati del petrolio, con un -12,4 percento.