Una donna brasiliana di 50 anni, S.R., nome d’arte Sandra Yura o Gaia di Montebello, è stata multata dalla Guardia di Finanza per delle ingenti somme non dichiarate all’Agenzia delle Entrate e alla Camera Commercio.
La donna ha provato a dare delle spiegazioni ai finanzieri di Salò, che di sicuro avranno pensato alle solite scuse, o ai soliti “non è come sembra”. Ma questa volta la donna sembrava esprimere una seria difficoltà, giustificandosi con un dato di fatto: il suo lavoro non può essere inquadrato in nessuna categoria professionale.
La donna infatti è una escort e, ad oggi, nel nostro Paese non c’è una normativa relativa alla tassazione del mestiere più antico del mondo.
La regolamentazione fiscale della prostituzione è un problema aperto a livello politico, ancora senza soluzione. I militari hanno accertato l’attività lavorativa della donna su tre siti di appuntamenti online attraverso dei file trovati nel suo pc e dopo varie indagini sono giunti nel 2013 a notificarle una sanzione di cinquantamila euro circa.
L’avvocato della donna ha difeso la sua assistita rassicurando un possibile compromesso con le autorità di competenza: S.R. pagherà regolarmente le tasse diventando una “ditta individuale” e per la prima volta anche un’escort avrà la possibilità di svolgere le proprie prestazioni lavorative senza alcuna evasione fiscale.