Sfida a distanza tra Beppe Grillo e il direttore generale dalla Rai, Luigi Gubitosi. Al suo arrivo a Sanremo, fuori dal teatro dell’Ariston, il leader del movimento 5 stelle aveva attaccato il Servizio Pubblico, i suoi dipendenti, dicendo che la Rai “è la maggiore responsabile del disastro economico, politico e sociale di questo paese. È un posto dove si spartiscono miliardi presi ai pensionati col canone. Si spartiscono i soldi i figli degli ex-dirigenti. 13mila dipendenti che costano 1 miliardo e 700 milioni più un miliardo e quattro per i lavori dati in appalto fuori”.
Ma la replica dalla Rai è arrivata, con una nota di Gubitosi: “La previsione sui dati del bilancio della Rai che Grillo ha annunciato ieri sera fuori dall’Ariston sono falsi e visibilmente irrealistici. Sono pronto a fare una scommessa. Se ha ragione lui e il bilancio è peggiorato e chiude con una perdita di 400 milioni, lavorerò un anno gratis e a devolverò il mio stipendio in beneficenza alla onlus che mi indicherà. Se invece ho ragione io e non solo non c’è un buco raddoppiato ma anzi, i conti sono in grandissimo miglioramento rispetto all’anno scorso, devolverà lui la stessa cifra alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin o al Premio Ilaria Alpi, di cui ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa, e che ben rappresentano l’abnegazione, la professionalità e il senso di servizio pubblico che questa azienda esprime e che lui sistematicamente offende. Un conto sono gli attacchi ai vertici aziendali, a cui sono ormai abituato e che fanno parte degli oneri dell’incarico, un conto invece è l’aggressione costante e ingiustificata alla professionalità di migliaia di persone che lavorano alla Rai, che meritano rispetto e che, da direttore generale, non posso accettare”.