Piccoli e medi imprenditori in piazza a Roma | “Siamo 60 mila per dire basta alle tasse”

di Redazione

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Piccoli e medi imprenditori in piazza a Roma | “Siamo 60 mila per dire basta alle tasse”

| martedì 18 Febbraio 2014 - 14:08

Più di 60 mila commercianti, imprenditori e artigiani si sono radunati in piazza del Popolo a Roma per manifestare le difficoltà nelle quali versano le piccole e medie imprese italiane. Una manifestazione pacifica per far sentire la propria voce senza creare disordini e al grido di “Senza imprese non c’è Italia, riprendiamoci il futuro”.

Presenti tutte le associazioni di categoria: da Confartigianato a Confesercenti, Confcommercio, Cna e Casartigiani fino a Rete Imprese Italia. A Roma anche i rappresentanti dell’Associazione Balneari. Imprenditori e artigiani sono arrivati da tutta Italia con centinaia di pullman e migliaia di posti in treno e aereo. Si chiede la tanto paventata svolta per il 2014 appena iniziato ma soprattutto si chiedono meno tasse e meno burocrazia. Per le piccole e medie imprese italiane la pressione fiscale è diventata insostenibile, e questo viene sottolineato da alcuni numeri: quasi mille aziende chiuse ogni giorno, un milione e duecentomila disoccupati in più per un tasso di disoccupazione raddoppiato dal 6,4 per cento al 12,7. Tutto questo accompagnato da una pressione fiscale che ha raggiunto il 44,3 per cento del Prodotto interno lordo  e la ricchezza prodotta è diminuita del 9 per cento.

Questi dati vogliono servire da monito nei confronti della politica che in questi giorni saluta la nomina di Matteo Renzi a premier, discute di legge elettorale e altri problemi che l’economia reale e la gente comune percepiscono come lontani ed estranei. Lo stesso Marco Venturi, presidente di Confesercenti e Rete Imprese Italia, promotori del manifestazione, ci tiene a far sapere che “c’è in giro molta rabbia e frustrazione. I carichi fiscali sono diventati insostenibili e le soluzioni che vengono adottate e spacciate come tali non hanno prodotto benefici. Solo nel 2013 hanno chiuso 372 mila imprese. Non si può continuare a gravare su chi fa impresa ma cercare di ridurre la spesa pubblica”.

Sostegno alla manifestazione dei piccoli imprenditori è arrivata anche dai sindacati con Susanna Camusso della Cgil che ha voluto esprimere la sua vicinanza ai manifestanti: “I piccoli e medi imprenditori hanno ragione a scendere in piazza per far sentire la loro voce. Questa crisi è stata gestita male e un ulteriore problema è derivato dal fatto che chi ha possibilità di investire lo ha fatto in risorse finanziarie e non in attività produttive”.

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