Una lunga intervista al quotidiano spagnolo El Pais in cui Roberto Saviano rivela di fare uso di psicofarmaci e di essersi pentito di aver pubblicato Gomorra.
“Non posso fare niente nella mia vita senza chiedere il permesso – rivela lo scrittore casertano al giornalista Pablo Ordaz – Non posso partire quando voglio, non posso uscire con le persone che amo senza che queste debbano nascondersi per il timore di subire ritorsioni. A volte mi chiedo se finirò in un ospedale psichiatrico. Io ora ho bisogno di psicofarmaci per andare avanti e non ne avevo mai avuto bisogno prima. Non ne abuso ma di tanto in tanto ne ho bisogno. E questa cosa non mi piace. Quindi speriamo che finirà un giorno”.
“Non credo sia nobile aver distrutto la mia vita e quella delle persone che mi circondano per cercare la verità – prosegue Saviano – Avrei potuto fare lo stesso, con lo stesso impegno, con lo stesso coraggio ma con prudenza, senza distruggere tutto. Invece sono stato impetuoso, ambizioso”.
Racconta poi il suo dramma umano e di come sia ormai impossibile per lui tornare indietro: “Il vero problema è che quando hai raggiunto questo punto di notorietà tornare indietro vuol dire buttare via tutto quello che hai fatto. E qui la voce di ambizione sale spontanea: come gettare a mare tutto questo lavoro, tutto quello che hai”.
Infine, quando Ordaz chiede come abbia trovato Napoli, lo scrittore risponde: “Peggiorata. La crisi l’ha peggiorata. Il sogno del napoletano è quello di sopravvivere ed emigrare”.
Leggi anche: