Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo un colloquio durato quasi un’ora, ha conferito l’incarico a Matteo Renzi per formare un nuovo governo, il secondo di questa diciassettesima legislatura (guarda le foto).
Il tempo trascorso dall’inizio del colloquio fino alla fine dimostra che il presidente Napolitano non ha preso a cuor leggero la decisione di affidare a Renzi l’incarico di formare il nuovo governo, soprattutto perché fino all’ultimo il presidente aveva assicurato al premier Letta la sua copertura istituzionale contro tutti gli attacchi e le frecciatine, anche del suo partito. Condizione che non ha potuto poi garantire dopo la sfiducia in direzione nazionale Pd.
Matteo Renzi adesso comincerà le consultazioni con le forze parlamentari, a partire già da domani alla Camera, per sondare la disponibilità al sostegno dei gruppi al suo governo. Contemporaneamente il segretario nazionale del Pd sta affrontando con gli alleati il tema della composizione della squadra di governo non senza frizioni, in particolare con Ncd di Angelino Alfano.
Matteo Renzi nel suo intervento rimarca come l’obiettivo del suo mandato sia quello di completare la legislatura: “Ho accettato con riserva, con la responsabilità e il senso dell’importanza e rilevanza della sfida e ho assicurato che metteremo tutto l’impegno in questa difficile situazione”.
“Ho ringraziato Napolitano e gli ho assicurato che metterò in questa difficile situazione l’impegno e l’energia di cui sarò e saremo capaci”, ha aggiunto il premier incaricato. “Un orizzonte di legislatura come quello che ci poniamo necessita di qualche giorno per arrivare a sciogliere la riserva” ha detto ancora Renzi che ha anche annunciato la sua agenda per la giornata: “Nelle prossime ore incontrerò i presidenti delle Camere, poi andrò a Firenze per gli adempimenti istituzionali da sindaco, da stasera sarò a Roma e domani inizio le consultazioni”.
“Ci prendiamo il tempo necessario, sapendo che fuori da qui c’è un senso di urgenza delicato, ma è altrettanto vero che un orizzonte di legislatura necessita di qualche giorno di tempo per arrivare a sciogliere la riserva”, ha detto il premier. “L’impegno è di un allungamento della prospettiva politica della legislatura, che si colloca nel suo orizzonte naturale”, ha spiegato.
Renzi ha anche dettato un sintetico cronoprogramma delle riforme che intende attuare con il suo governo: a febbraio legge elettorale. “Prima di qualsiasi discussione è necessario che le forze politiche, nella maggioranza per quanto riguarda il governo e in tutto l’arco costituzionale per le riforme, siano ben consapevoli dei prossimi passaggi, serve nelle prossime ore massima attenzione ai contenuti e alle scelte da fare”.
“Entro il mese di febbraio compiremo un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorale da portare all’attenzione del parlamento”, ha detto dopo avere ricevuto l’incarico al Quirinale. “Subito dopo, immediatamente, nel mese di marzo la riforma del lavoro, in aprile la riforma della pubblica amministrazione e in maggio quella del fisco”, ha detto, “la nostra intenzione è di lavorare in modo molto serio sui contenuti” .