Una Roma cinica e sicura dei propri mezzi risponde alla Juventus vincendo 3-0 in casa contro la Sampdoria e mantenendo invariato il distacco in classifica. Mattatore della serata Mattia Destro, autore di una doppietta corredata da un gioiello su calcio piazzato di Pjanic. Passo indietro per la Sampdoria che chiude in 10 per l’espulsione di Gastaldello.
Garcia deve fare a meno di Totti, fuori per problemi fisici, e lascia De Rossi in panchina. Al suo posto Nainggolan in uno schieramento inedito che vede il belga di origini indonesiane davanti alla difesa insieme a Strootman e un trio di trequartisti formato da Florenzi, Pjanic e Gervinho alle spalle dell’unica punta Destro.
Schieramento speculare per la Sampdoria con Obiang e Costa inizialmente fuori per lasciare posto a Soriano e Regini.
La fase di studio iniziale è abbastanza lunga e non produce occasioni per mezz’ora fino a quando Strootman pesca Gervinho che scavalca Da Costa con un pallonetto ma trova Gastaldello pronto a evitare la rete giallorossa. Poco dopo ci prova Strootman che viene trovato in perfetta solitudine in area da Pjanic ma l’olandese tira addosso al portiere.
Al 44′ arriva la rete di Destro che di testa su calcio d’angolo battutto da Florenzi supera da Costa. La rete del centravanti mette in discesa l’incontro e nella ripresa al 54′ Pjanic trova la poprta da 25 metri su calcio di punizione. Sembra la mazzata decisiva per la Samp che non riesce a reagire e subisce anche il terzo gol ancora di Destro appena tre minuti dopo.
All’80’ i blucerchiati rimangono in dieci per l’espulsione di Gastaldello, entrato duro su Nainggolan e già ammonito. Nessun dubbio per Celi che lo ammonisce nuovamente elo manda anzitempo negli spogliatoi. Fino al 90′ è pura accademia e infatti Celi non concede nemmeno un minuto di recupero.
Si arresta così la rincorsa della Samp di Mihajlovic a posizioni di rincalzo, trovatasi di fronte a un avversario nettamente superiore mentre continua quella della Roma che cerca di rimanere attaccata alla locomotiva scudetto bianconera.
