È stata fissata per il 18 aprile la prima udienza, davanti la Corte d’appello di Palermo, del processo di secondo grado a Jessica Pulizzi, 27 anni, che il 27 giugno scorso fu assolta dal Tribunale di Marsala dall’accusa di concorso nel sequestro di Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (Tp) il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di quattro anni. L’imputata, figlia dello stesso padre di Denise (Piero Pulizzi) è stata assolta ”per non aver commesso il fatto”, anche se per ”mancata o insufficiente formazione della prova”.
Per Jessica Pulizzi, i pubblici ministeri Sabrina Carmazzi e Francesca Rago avevano invocato la condanna a 15 anni di carcere. ”Una serie di indizi chiari, univoci e convergenti – affermarono i pm nella requisitoria – inducono a ritenere che Jessica sia stata l’autrice del sequestro. È colpevole senza alcun dubbio. Anche se non può aver agito da sola”. Per false dichiarazioni al pm, il Tribunale condannò, invece, a 2 anni di reclusione Gaspare Ghaleb, 28 anni, ex fidanzato di Jessica.
Avviato il 16 marzo 2010, processo di primo grado per il sequestro di Denise si è protratto per 44 udienze. La piccola sparì nel nulla tra le 11.45 e le 11.50 del primo settembre 2004. Stava giocando davanti casa, in via Domenico La Bruna, mentre la nonna materna, Francesca Randazzo, cui era stata affidata, stava preparando il pranzo e di tanto in tanto la controllava attraverso l’uscio. L’ultimo a vedere Denise sarebbe stato un cuginetto che abitava poco distante. Piera Maggio, madre di Denise, non si è mai rassegnata alla scomparsa.