La situazione in Vucciria è tutt’altro che tranquilla, per fortuna il muro alzato due giorni fa non è stato buttato giù come quello di prima, ma l’allarme è un altro.
La palazzina che era attaccata a quella già crollata è pericolante. “Potremmo non arrivare in tempo con la messa in sicurezza” spiega Francesco Marau della Protezione Civile comunale. “Il problema serio, che ci troviamo adesso a dover gestire, sono i vent’anni di completo abbandono” aggiunge Marau.
“Chiunque abbia in casa delle lesioni lo denunci immediatamente agli organi preposti per una verifica – continua – c’è un doppio interesse, uno collettivo e uno legato alla proprietà privata. Qualora dovesse crollare una palazzina diventa un problema penale”.
“Siamo arrivati al crollo della palazzina in Vucciria perché qualcuno non ha svolto il suo lavoro, la catena di controlli non c’è stata” conclude Marau.
La protezione civile Regionale non è stata chiamata ad intervenire nella questione crolli in Vucciria, basta l’intervento del comune. “In questo momento serve un piano di messa in sicurezza degli immobili del centro storico per la riduzione del rischio – spiega Calogero Foti, presidente della Protezione Civile siciliana – dove mettere in sicurezza vuol dire rendere di nuovo fruibile una porzione di territorio, non è semplicemente un modo per posticipare un pericolo”.
“Noi non siamo stati chiamati ad intervenire, siamo comunque pronti in qualsiasi momento a partire” conclude Foti.
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