Scoperta dai carabinieri un’organizzazione che gestiva un racket di prostitute tra Messina e San Fratello, nel Messinese. Sedici persone sono state arrestate, nell’ambito dell’operazione “Bocca di Rosa“, con le accuse, a vario titolo, di concorso in riduzione in schiavitù, induzione, reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Una persona, invece, è stata raggiunta dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini, svolte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Messina, hanno accertato che l’organizzazione criminale gestiva sei case di prostituzione che agivano in un sistema di reciproca collaborazione per un incasso di circa mille euro al giorno.
Le persone arrestate dai carabinieri a Messina e San Fratello sono Vincenzo Inuso, 37 anni, Giovanni Cisco, 55, Carmela Comande’, 59, Michele Ferro, 44, Antonio Barrile, 46, Giuseppina Pulejo, 56, Lucia Mazzullo,45, Antonio Guarnera, 40, Giuseppe Bonsignore 56, Vincenza Piazza, 58, Alfredo Pascale, 65; ai domiciliari sono finiti Antonio Gumina, 42, Cirino Oriti, 66, Pietra Scucchia, 82, Santina Di Pietro Fazio, 41, e la srilankese Mallikawathi Edirisinga Arachchihe, 66 anni. Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria invece per Antonio Micale, 20 anni.
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