Almeno 200mila persone sono state costrette a lasciare le loro case dopo l’eruzione del vulcano Kelud, in Indonesia.
A riferire le prime notizie è la BBC. Alcuni villaggi sono stati ricoperti dalla cenere e la colonna di fumo è visibile a km di distanza. Il monte Kelud è considerato uno dei vulcani più pericolosi sull’isola principale dell’arcipelago indonesiano, perché è densamente abitato su uno dei lati. I tre principali aeroporti della regione, compreso quello di Surabaya, distante 130 km, sono stati chiusi.
Ci sarebbero già due vittime. Secondo il quotidiano Jakarta Post sono un uomo e una donna, entrambi di circa 60 anni, che sarebbero rimasti schiacciati dal materiale vulcanico che aveva ricoperto il tetto delle loro case.
Le autorità hanno disposto l’evacuazione di tutti i residenti di 36 villaggi nel raggio di 10 km. Secondo l’Agenzia nazionale per la gestione dei disastri, la cenere vulcanica è stata trasportata in alcuni casi fino a 200 km di distanza, investendo anche le città di Surabaya e Yogyakarta in una regione densamente popolata.