L’imprenditore ferrarese Riccardo Deserti, exdirettore del Consorzio Parmigiano Reggiano, è tornato agli arresti domiciliari.Era stata annullata lo scorso 4 gennaio l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per l’inchiesta della Procura di Roma su diversi casi di corruzione in appalti al ministero delle Politiche Agricole. Nell’ambito della stessa operazione sono state arrestate altre 10 persone. “Se il Parmigiano Reggiano è il prodotto italiano più falsificato nel mondo, il motivo forse – commentano le Coldiretti di Reggio Emilia, Parma e Modena – va cercato all’interno dello stesso Consorzio di tutela che più che difendere la tipicità del formaggio alfiere del made in Italy sulle tavole mondiali, sta invece dando forti spallate alla sua trasparenza”.
Deserti era stato arrestato nel dicembre del 2012 accusato, insieme ad altri dieci, di corruzione e tangenti. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa le ordinanze di oggi non riguardano il principale filone dell’indagine, ma l’ipotesi che l’imprenditore nel corso di una visita al ministero delle politiche Agricole abbia preso illecitamente dei documenti dall’interno del ministero stesso. Sempre secondo quanto si apprende dalle agenzie i documenti potrebbero essere rimasti tra le carte dell’imprenditore.