Un’incredibile scoperta è stata fatta durante gli scavi per il cantiere dei nuovi Uffizi: una necropoli risalente al V o VI secolo dopo Cristo.
Sessanta cadaveri, disposti uno acconto all’altro testa e piedi: una posizione che indicherebbe una sepoltura affrontata di fretta, con la necessità di ottimizzare gli spazi, molto probabilmente a causa dei una epidemia di peste che si stava diffondendo.
”Ora i resti, su cui non sono stati riscontrati traumi mortali da ferita, e che sono stati portati alla luce con un lavoro di cinque mesi – ha spiegato il sovrintendente archeologico per la Toscana Andrea Pessina -, saranno sottoposti all’analisi del Dna e, per l’esatta datazione, all’esame del carbonio 14. Si potrà quindi accertare la causa della morte ovvero l’agente patogeno che la provocò, e potremo ottenere anche molte altre informazioni sugli abitanti dell’epoca, alimentazione, patologie e stress da lavoro”.
Tutta l’operazione è ripresa in 3D per un futuro utilizzo museale.