Caso marò, Bonino alza la voce con l’Onu | “Rammaricata per le parole di Ban Ki-moon”

di Redazione

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Caso marò, Bonino alza la voce con l’Onu | “Rammaricata per le parole di Ban Ki-moon”

| giovedì 13 Febbraio 2014 - 09:05

Si complica ogni giorno di più il caso dei marò, con Italia e India sempre più contrapposte sui tempi e le modalità con cui potranno essere giudicati Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. A riaccendere le polemiche sul versante italiano è stata la sortita del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ha raffreddato le speranze di Roma per un ricorso agli organismi giurisdizionali dell’Onu, come il Tribunale per il diritto del mare. “E’ una questione bilaterale” tra Italia e India che non coinvolge le Nazioni Unite, ha affermato il suo portavoce, Martin Nesirsky.

Il ministro egli Esteri, Emma Bonino, ha parlato al Senato per chiarire la posizione del governo. “Sono rammaricata per le parole di Ban Ki-moon”. Secondo il ministro degli Esteri, la reazione del segretario generale dell’Onu “mi sembra lasci a desiderare”. La titolare della Farnesina si è riferita alla presa di posizione del numero uno del Palazzo di Vetro che attraverso il portavoce aveva parlato nei giorni scorsi di “questione bilaterale”. La Bonino ha però aggiunto di aver avuto rassicurazioni sull’impegno dell’Onu. Infatti, il segretario generale, ha riferito il ministro Bonino, “mi ha assicurato comprensione e l’assicurazione di un intervento verso le autorità indiane”

Intanto, in vista dell’udienza del 18 febbraio in cui la Corte Suprema di New Delhi deciderà se i due Fucilieri di Marina possono essere incriminati in base alla legge anti-terrorismo, l’inviato speciale del governo, Staffan de Mistura, è rientrato in Italia per consultazioni urgenti a Palazzo Chigi. Già domenica, però, tornerà in India. New Delhi ha insistito che intende applicare le leggi indiane: “è un caso unico” perché non ci sono precedenti né in India né in Italia, ha osservato il portavoce del ministero degli Esteri, Syed Akbaruddin. “Comprendiamo”, ha continuato, “che questo processo è qualcosa di cui i nostri amici italiani non sono contenti. Siamo pronti a spiegare loro la situazione, ma il diritto nazionale prevarrà nei nostri tribunali fino a quando le nostre autorita’ lo riterranno opportuno”.

Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e il ministro degli Esteri Emma Bonino hanno avuto un colloquio telefonico sulla vicenda dei due marò. In queste ore si terrà inoltre a New York una riunione di coordinamento Ue a 28 in relazione alla decisione indiana di sottoporre Massimiliano Latorre e Salvatore Girone al Sua Act. La riunione è stata fissata dopo un colloquio telefonico tra la Bonino e il suo omologo greco Eleftherios Venizelos, presidente di turno dell’Unione Europea. Lo comunica la Farnesina in una nota, nella quale si riferisce inoltre che Ban Ki-moon ha ricevuto oggi il rappresentante italiano presso le Nazioni Unite, Sebastiano Cardi, che aveva richiesto urgentemente un colloquio su istruzione del ministro degli Esteri Emma Bonino, nell’ambito delle iniziative del governo italiano sul caso.

L’offensiva italiana è avvenuta nel quadro di un sostegno esplicito dal parte della Ue e della Nato. Il responsabile della politica estera dell’Unione, Ashton, ha detto di condividere le preoccupazioni di Roma.

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