Gli italiani tagliano sui viaggi e sulle vacanze a causa della crisi. Solo nel 2013 queste voci hanno fatto registrare un calo del 19,8 per cento (da 78,703 milioni a 63,154 milioni). Il fenomeno è più marcato per i viaggi e i pernottamenti per motivi di lavoro (rispettivamente -43 per cento e -47, per cento rispetto alle vacanze -16,4 per cento, con picchi nel periodo estivo), per motivi “legati evidentemente anche alle criticità presenti nel mercato del lavoro”.
A rilevarlo è l’Istat. A picco tutti gli indicatori: il numero di notti (-16,8 per cento da 501,059 milioni a 417,127 milioni), il numero di viaggi pro-capite (da 1,3 a 1), mentre resta stabile la durata media (6,6 notti) sia per quelli di vacanza (7 notti) sia per quelli di lavoro (2,7 notti). Prosegue, dunque, il trend negativo iniziato nel 2009: in cinque anni si è consumata una perdita di quasi 60 milioni di viaggi (290 milioni di notti). Sono sempre meno i viaggi che prevedono pernottamenti in albergo (-23,9 per cento) ma anche in alloggi privati (-18,5 per cento), soprattutto se in affitto (-29,2 per cento). Diminuiscono anche le vacanze brevi trascorse nelle case di proprietà (-28,6 per cento) o messe a disposizione gratuitamente da parenti o amici (-21,2%).
I viaggi per vacanze, che rappresentano il 91 per cento del totale, diminuiscono del 16,4 per cento rispetto al 2012. Si riducono – segnala ancora l’istituto di statistica – soprattutto le vacanze brevi: -23,4 per cento di viaggi (-10,2 per cento delle lunghe) e -22,4 per cento di notti (contro il 13,7 per cento). Anche nel periodo estivo, la flessione riguarda soprattutto le vacanze brevi, sia nel numero di turisti (-35,3 per cento) che nel numero di viaggi (-27,7 per cento). Di contro, restano stabili il numero delle vacanze lunghe e la loro durata media (circa 12 notti). I viaggi con mete italiane (79,8 per cento) mostrano un calo del 19,4 per cento, quelli verso l’estero del 21,1 per cento. Nei paesi Ue diminuiscono soprattutto le vacanze brevi e i viaggi di lavoro (rispettivamente -30,7 per cento e -32,2 per cento).
Oltre il territorio europeo a calare sono le vacanze lunghe (-40,3 per cento). Spagna e Francia rappresentano le destinazioni preferite: la prima per le vacanze lunghe (13,1 per cento), la seconda per quelle brevi (16,4 per cento). La Germania è il paese più visitato per motivi di affari (24,4 per cento). Tra le mete extra-europee, gli Usa sono preferiti (4,6 per cento) soprattutto per i viaggi di lavoro (12,4 per cento). L’auto si conferma il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (61,4 per cento), nonostante il calo del 18,5 per cento; diminuiscono anche gli spostamenti in aereo (-27,4 per cento), mentre rimangono stabili quelli in treno.