Un artigiano di 48 anni, E.P. di Porotto, una frazione di Ferrara, si è sparato nel cortile di casa sua con un colpo di fucile dopo aver ricevuto una cartella esattoriale di 80 mila euro. L’uomo di trovava da tempo in uno stato depressivo che era peggiorato a causa della crisi economica.
Secondo le prime informazioni, non si tratterebbe di una “cartella pazza” ma di contributi che l’uomo avrebbe già versato al suo studio fiscale che al momento è soggetto ad accertamenti. Probabilmente non è stato l’unico cliente dello studio commercialista ad essere stato truffato.
A trovare il corpo senza vita dell’uomo sono stati i familiari tornati all’ora di pranzo nella casa di Porotto, dove l’uomo viveva con la moglie e due figli, di 26 e 16 anni. Sul posto sono arrivati i carabinieri che stanno procedendo con i primi accertamenti.
Comitas, associazione microimprese italiane, annuncia un esposto alla Procura per indagare alla luce del reato di istigazione al suicidio. “Oramai i suicidi di piccoli imprenditori e artigiani che hanno perso la propria attività o non riescono a far fronte ai debiti non si contano più”, rileva Comitas.