Sono state avviate le procedure di comunicazione preventiva per la mobilità dei lavoratori del gruppo Centro supermercati Sicilia occidentale con sede a Carini, associato Sigma. Il licenziamento è stata annunciato per 90 dei 329 dipendenti, di cui 82 full-time e 8 part-time.
“La società sta attraversando un momento di crisi – si legge nella lettera inviata dall’azienda – riconducibile non solo alla depressione dei consumi, all’accorciamento dei termini di pagamento, al credit crunch operato dagli istituti bancari, ma anche agli eventi che hanno causato il sequestro giudiziario e la successiva messa in liquidazione del maggior cliente, il gruppo Ferdico, con la conseguente diminuzione del volume d’affari, l’incaglio di posizioni creditorie e la generazione di diseconomie di scala nel centro di distribuzione di Carini”.
La società al 31 gennaio impiegava 329 persone, di cui 38 part-time e 291 full time. Alla fine del 2013 ha chiuso con un fatturato di 72 milioni 631.000 euro, contro i 98 milioni 710.000 euro del 2012, con un calo del 26%. Una situazione, si legge ancora nella nota aziendale, che “ha creato mancanza di liquidità che si è tradotta tra l’altro nello slittamento continuo dell’erogazione degli stipendi, nel congelamento della 14esima mensilita’, nel mancato rinnovo dei contratti scaduti”.
La società ha già chiuso tre supermercati e “a breve seguirà la chiusura del centro di distribuzione”. Mimma Calabrò, segretaria generale Fisascat Cisl Palermo Trapani annuncia “ogni strategia possibile affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali. Giorno 17, nel corso dell’esame congiunto, si proverà a impedire i licenziamenti”.