L’oratorio di San Lorenzo è uno dei più interessanti oratori della città di Palermo, tristemente noto per il furto della Natività del Caravaggio nel 1969.
Le pareti sono interamente ricoperte dagli stucchi dell’artista palermitano Giacomo Serpotta (1656-1732), che descrive a destra la vita di San Lorenzo e a sinistra quella di San Francesco che cronologicamente si leggono partendo dal presbiterio (e non dall’ingresso) in quanto convergono verso il monumentale Martirio di San Lorenzo.
Tutto incorniciato dai famosi “puttini” del Serpotta, che giocano, si prendono in giro, aprono le scene dei vari “teatrini” che incorniciano le scene, ridono, piangono, descrivono e vivono la scena che stanno guardando insieme a chi la guarda per la prima volta. Giacomo Serpotta non ha solo reso meraviglioso questo oratorio, lo ha reso vivo, in un complesso rimando di diagonali, di metafore, di prese in giro. Un capolavoro della città di Palermo tutto da scoprire.
(Fotografia di Gregorio Bellucci)
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