Le rivelazioni del libro di Alan Friedman nel capitolo dedicato all’ascesa di Mario Monti a palazzo Chigi scuotono il dibattito parlamentare sull‘impeachment al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Sul capo dello Stato è stata presentata una messa in stato d’accusa da parte del Movimento 5 Stelle in discussione, proprio oggi alla Camera.
E la novità sono le dichiarazioni del senatore di Forza Italia, Lucio Malan che ha annunciato l’intenzione del partito di Berlusconi di non aderire alla mozione per archiviare il procedimento di impeachment al capo dello Stato. “Non siamo assolutamente dell’idea di chiudere la discussione affrettatamente quando si è in presenza di un elemento nuovo molto importante che sarà completamente leggibile dopodomani”. Il riferimento è appunto al libro di Alan Friedman di cui il Corriere della Sera questa mattina ha pubblicato alcune anticipazioni.
In un capitolo, in particolare, si fa riferimento al ruolo di Napolitano che già nell’estate del 2011, circa quattro mesi prima della caduta del governo Berlusconi, contatto il professore Mario Monti per chiedergli la sua disponibilità a guidare un esecutivo tecnico che subentrasse a quello del cavaliere.
Era l’estate in cui il documento di bilancio dell’Italia veniva considerato insoddisfacente dall’Ue e dalla Banca centrale europea e l’agosto in cui il ministro dell’Economia Tremonti fu costretto ad una manovra di riequilibrio che non riuscì a risolvere i problemi. Mario Monti, dopo le polemiche reazioni degli esponenti di Forza Italia alle rivelazioni di Friedman, ha confermato l’episodio sottolineando come un comportamento come quello di Napolitano possa essere considerato “consultivo” in vista dell’evolversi degli eventi.
Spiegazione che non convince Forza Italia che rifiuta pure la tesi del presidente della Repubblica che in una lettera al Corriere definisce “fumo, solo fumo” l’ipotesi di un complotto ai danni di Silvio Berlusconi.
Per questi motivi, il partito del Cavaliere dunque non intende votare per l’archiviazione del procedimento di messa in stato d’accusa.