È stato arrestato l’ex manager dell’ Asp 6 di Palermo Salvatore Cirignotta. L’accusa è quella di turbativa d’asta. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri. Si tratta della vicenda relativa al bando di gara per l’acquisto dei pannoloni e di alcuni ausili ospedalieri.
Cirignotta, secondo i risultati delle indagini, avrebbe cercato di orientare l’esito della gara a favore della società Fater ai danni della Santex, sebbene la commissione si fosse determinata in modo differente. Il gip ha messo in risalto la “spregiudicatezza” con cui l’ex manager nominato durante il governo Lombardo avrebbe agito.
Lo stesso provvedimento, adottato nei confronti di Cirignotta, è stato preso anche nei confronti di Carlo Carollo, il procuratore della “Fater”.
“Sono presenti pure significativi elementi di prova del concorso nell’attività di turbativa di Salvatore Cirignotta e di Carlo Carollo, procuratore della Faber per la Sicilia e la Campania, la società concorrente a favore della quale dunque si indirizzavano le suddette manovre di Cirignotta”: lo scrive il gip Marina Pitruzzella nel provvedimento con cui ha disposto gli arresti domiciliari per l’ex dirigente generale dell’Asp 6 di Palermo.
“Non può non notarsi da parte del giudice – scrive ancora il gip – il fatto che Cirignotta ponesse in essere senza mezzi termini condotte di siffatta gravità nonostante fossero in corso presso quegli uffici della Asl di Palermo indagini su manipolazioni di altre gare d’appalto. Detta circostanza inoltre insieme al fatto che Cirignotta fosse fosse la persona cui il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità della Regione Siciliana (Raffaele Lombardo e Massimo Russo, ndr) avessero affidato le funzione di direttore generale dell’Asp di Palermo nel 2009, le funzioni di commissario straordinario dell’Asp di Ragusa nel luglio del 2012 e poi di commissario straordinario della Asp di Palermo, disvelano lo spessore della sua spregiudicatezza, gettando allo stesso tempo una luce sinistra sul sistema da cui promanava il suo inserimento e mantenimento In quella delicata struttura della pubblica amministrazione”.
Ad accendere i riflettori sul caso era stato il presidente della Regione Rosario Crocetta e l’assessore regionale per la Salute, Lucia Borsellino, che oltretutto avevano deciso di rimuovere Cirignotta dalla guida dell’Asp per affidare l’incarico di commissario straordinario ad Adalberto Battaglia, ex giudice del Tribunale, e dopo le sue dimissioni ad Antonio Candela.
Il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, ha commentato l’input all’inchiesta del governatore siciliano e dell’assessore regionale per la Salute: “A gennaio dello scorso anno, segnalarono un episodio di interferenza sui componenti della commissione che avrebbe dovuto aggiudicare la gara per una fornitura di pannoloni alla Asp per 50 milioni”. La denuncia fece scattare le indagini che avrebbero accertato, anche grazie ai riscontri venuti fuori da perquisizioni, il ruolo di Cirignotta. “Non è stata provata al momento – ha spiegato Messineo- la corruzione, ma solo la turbativa d’asta”.
L’appalto da 41 milioni di euro per la fornitura quinquennale era stato ritenuto non congruo e per questo motivo Cirignotta, che in carriera ha svolto numerosi incarichi in magistratura, era stato indagato dalla Procura. Nei suoi uffici e nell’abitazione erano state eseguite perquisizioni.
Nell’ambito di questa vicenda, deflagrata lo scorso anno, si è indagato anche sulla misteriosa aggressione subita da un funzionario dell’azienda sanitaria provinciale che faceva parte della commissione aggiudicataria della gara d’appalto che è stata bandita nel mese di luglio del 2012.
Cirignotta, 60 anni, originario di Vittoria in provincia di Ragusa, si trova ai domiciliari. L’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Leonardo Agueci, è condotta dai pm Gaetano Paci e Daniela Varone.
Il curriculum di Cirignotta, scelto dalla giunta Lombardo nel 2009 per guidare l’Asp di Palermo, era piuttosto corposo: oltre ai numerosi incarichi da magistrato, è stato nell’amministrazione della Polizia penitenziaria. In ambito sanitario è stato direttore generale dell’Ausl di Latina (Lazio) e commissario straordinario all’Irccs “Istituti fisioterapici ospedalieri di Roma”.
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