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Catania, segni di rinascita a Parma | Finisce 0-0, salvezza a soli due punti

Maran cercava una prova d’orgoglio da parte dei suoi ragazzi e l’ha trovata. Peccato per la sua squadra che questa non ha portato i tre punti a casa. Lo 0-0 conseguito contro il Parma al Tardini rimane comunque un buon risultato.

Il Catania ha fatto la sua partita dal primo al novantesimo minuto, senza cercare di rroccarsi in difesa sperando nella buona sorte, ma tentando di creare gioco. Le due traverse colpite da Barriento s e Bergessio sono lì a testimoniarlo. I siciliani hanno provato in ogni modo a trovare il gol di una vittoria scaccia paure ma non sono stati fortunati.

Il Parma, al terzo pareggio consecutivo, continua con a sua striscia di risultati utili. Di sicuro c’è da dire che Donadoni non è soddisfatto per come questo è arrivato. I ducali sono stati spesso in balia degli avversari e non si sono potuti nemmeno appoggiare alle invenzioni degli uomini con maggior fantasia come Biabiany e Cassano.

Quest’ultimo è apparso poco determinante nelle situazioni più imprtanti e vittima, come spesso gli accade, delle sue lune storte. Con la sconfitta del Chievo a Udine la zona salvezza per il Catania adesso è a soli due punti. Con il piglio mostrato questa domenica tutto diventa possibile.

Al Tardini il Parma ospita il Catania con l’obiettivo di dare un seguito ai dieci risultati utili consecutivi che lo stanno proiettando vicino alla zona Uefa. Donadoni schiera la formazione tipo nel suo classico 4-3-3 con Biabiany, Amauri e Cassano di punta.

Il Catania risponde con un modulo speculare e con una difesa leggermente rivoluzionata dopo i grandi errori commessi contro il Livorno. Rimane fuori Legrottaglie a cui fa spazio Rolin al centro della difesa. Sulla sinistra Maran adatta Peruzzi al posto di Biraghi. I tre terzini sinistri di ruolo vanno tutti in panchina. Tra i pali si rivede Andujar, rimasto in prestito dopo la cessione al Napoli, vista l’assenza di Frison per problemi fisici. Particolarità di oggi: il Catania scende in campo con otto argentini, un uruguayano e due soli italiani.

Pronti via e Bergessio prova a sorprendere Mirante, leggermente fuori dai pali, direttamente dal cerchio di centrocampo. La palla sorvola di poco la traversa. Le due squadre danno l’impressione di volersi giocare la partita a viso aperto e soprattutto gli ospiti non sembrano avere timori reverenziali né atteggiamenti speculativi di alcun tipo.

Al 5′ Parolo mette in mezzo un invitante traversone per Amauri ma il brasiliano non ci arriva per un soffio. Tre minuti dopo ci prova Cassano direttamente da calcio di punizione. Il suo pallone viene deviato da Andujar in calcio d’angolo.

La partita è ben giocata da entrambe le squadre che cercano di costruire azioni ragionate per perforare le linee difensive reciproche.  Il Catania desta un’impressione completamente diversa da quello svagato visto n casa contro il Livorno. E al 27′ è Castro a trovare Barrientos in area, con il cileno che tenta l’impatto col pallone in spaccata ma non riesce a indirizzarlo verso la porta. C’è da dire, però, che Mirante aveva coperto bene il suo palo, quindi sarebbe stato difficile riuscire a metterlo in rete.

Al 34′ un brivido percorre la schiena dei tifosi di casa. Un cross di Barrientos va a impattare contro la traversa. Mirante non avrebbe potuto opporre nessuna resistenza. Il pallone ritoprna in campo e sul cross dalla fascia opposta di Rinaudo la difesa ducale riesce a sbrogliare la matassa.

In questo frangente del match è il Catania a rendersi maggiormente pericoloso in avanti, mentre il Parma sta mancando nei suoi uomini più importanti, Cassano in primis.

Il fantasista di Bari Vecchia ci prova con un calcio di punizione dal limite dell’area ma Andujar è attento e la conclusione è anche abbastanza centrale.

Il primo tempo si chiude in parità con un buon Catania che non ha sfigurato di fronte a un Parma leggermente al di sotto delle sue prestazioni recenti.

Il secondo tempo ricomincia con gli stessi undici del primo tempo. Il Catania sembra crederci di più e riparte con il piglio di chi vuole trovare al più presto la via della rete.

Al 50′ Izco serve Bergessio appena dentro l’area. Il centravanti contrrolla e lascia partire un tiro sul quale Mirante non arriva. A salvare il portiere del Parma ci pensa la traversa.

Tre minuti dopo Amauri prova una girata in acrobazia all’interno dell’area rossazzurra ma non riesce a colpire bene il pallone.

A fare la partita è sempre il Catania che cerca di sfruttare il momento proprizio per capitalizzarlo almeno con una rete. Bergessio ci prova al 58′ ma il suo tiro viene stoppato da Lucarelli. velleitario invece il pallonetto di Castro appena entrato in area al 63′. Mirante non ha problemi nel bloccarlo.

Al 66′ il Parma ci prova con un calcio piazzato dal limite. Cassano serve Marchionni il cui tiro è completamente sbagliato e termina in curva.

Con un rapido contropiede il Catania al 69′ mette Bergessio in condizione di battere a rete ma è bravo Gobbi ad anticipare i centravanti argentino. bella comunque la costruzione dell’azione firmata Lodi-Barrientos.

L’occasione più nitida, che fa quasi gridare al gol i sostenitori siciliani, arriva al 71′ con Rinaudo che è bravo a raggiungere il fondo sulla sinistra e a mettere in mezzo un pallone che Izco indirizza a botta sicura verso la porta di Mirante (nell’occasione un po’ in ritardo). Sulla traiettoria si trova però Gobbi che devia in calcio d’angolo.

Donadoni prova un’ulteriore contromossa dopo l’inserimento di Acquah al posto di Gargano. Fuori Cassano e dentro palladino. L’ex ct della Nazionale vuole più corsa e dinamismo nei minuti finali. Partita anonima quella del fantasista pugliese.

Non ottiene però l’effetto sperato perché è sempre il Catania a fare la partita e a sfiorare nuovamente il vantaggio, stavolta con Barrientos imbeccato da Izco dopo una discesa sulla destra. Il tiro dell’argentino si perde di molto alla destra di Mirante.

L’ultima occasione è un calcio piazzato proprio a tempo scaduto ma il tiro di Lodi non riesce a impensierire Mirante. Finisce 0-0. E se questa partita non porta punti in cascina di sicuro accresce il morale nella corsa verso la salvezza.

TABELLINO

PARMA (4-3-3): Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli, Gobbi 6,5 (87′ Molinaro); Gargano 5,5 (62′ Acquah), Marchionni, Parolo; Biabiany, Amauri, Cassano 5 (73′ Palladino). A disposizione: Bajza, Coric, Felipe, Rossini, Molinaro, Munari, Galloppa, Mauri, Schelotto, Pozzi. Allenatore: Roberto Donadoni.

CATANIA (4-3-3): Andujar; Bellusci, Rolin 6 (76′ Alvarez), Spolli, Peruzzi; Izco, Lodi, Rinaudo; Barrientos 6,5 (88′ Plasil), Bergessio, Castro 6 (88′ Fedato). A disposizione: Ficara, Gyomber, Legrottaglie, Capuano, Biraghi, Monzon, Plasil, Keko, Boateng, Fedato. Allenatore: Rolando Maran.

Arbitro: Giacomelli (Trieste)

Domenico Giardina

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Domenico Giardina
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