“Dimenticarono” di portare avanti le pratiche sui gazebo abusivi: è con questa accusa che, secondo il Giornale di Sicilia, la procura di Palermo, concluse le indagini, si avvia a citare direttamente a giudizio i dirigenti comunali Domenico Verona, Vincenzo Tantillo, Paola Di Trapani, e le impiegate Rita Davì e Anna Bevilacqua.
Per tutti l’accusa è di omissione di atti d’ufficio, ma per Paola Di Trapani, che fu coordinatrice dell’ufficio competente, c’è anche l’accusa di favoreggiamento. Secondo il pm Maria Teresa Maligno, che ha coordinato le indagini sotto la supervisione del procuratore aggiunto Leonardo Agueci, i gazebo abusivi erano abusivi anche due anni fa, ma al Comune avrebbero ignorato le oltre 200 contravvenzioni sottoscritte dai vigili urbani.
Gli avvocati difensori, tra cui Enrico Sanseverino e Giuseppe Scozzola, difendono i loro assistiti sostenendo che fu il caos istituzionale che regnava, e che regna tuttora, sovrano su questa vicenda dei gazebo a impedire di portare avanti le iniziative di loro competenza.
Tutti gli indagati, a parte la Davì che è andata in pensione, e la Bevilacqua, sono stati trasferiti ad altri incarichi: Verona all’Edilizia privata, Tantillo al Suolo pubblico, Di Trapani alla Pianificazione territoriale.
La questione gazebo, intanto, è tutt’altro che chiusa a livello amministrativo. In Comune se ne parla ancora e la seduta del Consiglio comunale che dovrà occuparsi di stabilire un’unica linea da adottare è stato rimandato alla settimana prossima.
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