È rottura tra i grillini di Palermo. Dopo sei anni di attività, il MeetUp palermitano si spacca. Da una parte il deputato Riccardo Nuti, candidato sindaco alle scorse amministrative di Palermo, dall’altra Francesco Campanella, senatore palermitano. A dicembre del 2007 era nato il MeetUp “Il grillo di Palermo”, adesso Vincenzo Pintagro ha deciso di fondare un nuovo MeetUp.
Pintagro è stato espulso insieme ad altri otto attivisti: Angelo Scribano, Daniele Romano, Fabio Unti, Giuseppe Li Vigni, Mari Venti, Maurizio Maraventano e Salvatore Lanzafame, tutti vicini al senatore Campanella. Un nuovo MeetUp con una quarantina di iscritti.
Una nota del MeetUp, comparsa nelle scorse settimane, accusa i senatori Campanella e Bocchino di tradire il vero spirito del movimento di Grillo. “Abbiamo constatato – scrivono i grillini palermitani – la presenza di due diverse anime o correnti, per utilizzare un linguaggio più politico. Da un lato quei parlamentari coerenti con i principi fondanti del M5S e con le conseguenti promesse fatte a milioni di elettori, dall’altro un più ristretto gruppo di persone che con quei principi non si sentono in linea e che non perdono occasione per palesare tale dissenso. Di questo secondo gruppo, fanno parte Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino”.
“Per molto tempo il “Grillo Di Palermo” ha subito il comportamento dei due senatori, sperando in una temporanea perdita dell’obiettivo, i numerosi richiami alle ragioni del M5S sono però rimasti inascoltati. Alla luce di queste evidenze il MeetUp “Il Grillo di Palermo” ha deciso di rendere noto che non si riconosce in alcuna misura in Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, con i quali non intende più collaborare per qualunque attività parlamentare o extra-parlamentare. Lo stesso valga per chiunque deciderà di appoggiare materialmente o intellettualmente i due senatori. Il Grillo di Palermo prende inoltre le distanze da qualunque dichiarazione i Senatori in questione possano rilasciare a titolo politico o privato”.
“Un gruppetto di attivisti, fra cui l’amministratore del sito, ha compiuto un piccolo colpo di mano, una minoranza all’interno dell’assemblea palermitana”. È stata la replica del senatore 5 stelle Francesco Campanella dopo la dura nota del MeetUp palermitano.
Nonostante non sia il primo caso in Italia, la rottura fotografa in maniere evidente le divisioni all’interno del Movimento di Beppe Grillo: chi vuole tenere la linea oltranzista di netta chiusura e chi invece preferisce provare un dialogo con gli altri partiti in Parlamento.
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