I giudici della Corte dei conti hanno prosciolto 8 agenti di polizia in servizio a Catania dall’accusa di danno erariale. I poliziotti Salvatore Ensabella, Salvatore Passaniti Maria Vito Maita, Antonino Risuglia, Massimo Rao, Emanuele Marco Di Paola, Gaetano Anastasio e Giovanni Presti, difesi dall’avvocato Ivan Chiaramonte, erano stati citati in giudizio dalla procura contabile dopo che il Ministero degli Interni era stato condannato in primo grado dal Tribunale Civile a pagare per il danno biologico che sarebbe stato causato dalle percosse subite da un giovane arrestato la somma di quasi 80 mila euro.
I fatti risalgono al 26 luglio del 2003 gli agenti hanno bloccato Dario Messina dopo un rocambolesco inseguimento. Al giovane nel corso del ricovero veniva diagnosticato come si legge nella sentenza un “politrauma, escoriazioni sparse al soma e al volto, contusione ginocchio sinistro, trauma contusivo emitorace sx e addominale, frattura dello sterno”. La cura delle lesioni richiedeva 57 giorni di ricovero”.
Tre testimoni avevano dichiarato che il giovane sarebbe stato percosso dagli agenti. Da qui la condanna del Ministero degli Interni. Per i giudici della Corte dei Conti presieduta da Luciana Savagnone (componente Tommaso Brancato relatore Roberto Rizzi) gli agenti andavano prosciolti.