Philip Roth dice addio alla scrittura: l’autore di bestseller come “Goodbye Columbus” ha rilasciato un’intervista alla professoressa della Stanford University Cynthia Haven, confermando la sua volontà di appendere le scarpe (o la penna, in questo caso) al chiodo.
“Quel che ho fatto, ho fatto. Mi creda, mi sento meglio perché non ho più scritto una parola di fiction dal 2009. Io non desidero più scrivere romanzi” ha dichiarato il vincitore del premio Pulitzer.
Roth, che a marzo compirà 81 anni, ha detto di essere stanco e si rivela preoccupato circa il futuro della letteratura: “C’è altro nella vita oltre alla scrittura e alla pubblicazioni di libri. C’è un altro modo di essere, io stesso sono stupito e amo scoprirlo fino alla fine”.
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Visto che si parla di letteratura, almeno l'accento sul verbo "dà" nel titolo...!