Dopo quasi 18 ore di “giro interno” il busto reliquiario di Sant’Agata è rientrato nella Cattedrale di Catania da dove ieri alle 17 era uscito in processione, sul fercolo tirato da fedeli, che indossavano il tradizionale “sacco bianco”, da un lunghissimo cordone.
La Vergine e Martire che è Patrona del capoluogo etneo è tornata a “casa” alle 10.45 circa, dopo avere compiuto l’attesa ‘salita’ di via di Sangiuliano e il commovente passaggio davanti la chiesa di San Benedetto di via dei Crociferi, dove le suore di clausura hanno cantato per lei e offerto un mazzo di fiori.
La processione di Sant’Agata si è conclusa anche quest’anno con il sole già alto nel cielo: i devoti col sacco, stremati, fanno ritorno a casa, gli studenti ed i lavoratori si recano nei rispettivi luoghi di occupazione.
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Sant’Agata rientra in Cattedrale con qualche minuto di anticipo rispetto allo scorso anno. Sia il giro esterno e che quello appena concluso si sono svolti in ordine come sottolineato più volte dal parroco della Cattedrale, mons. Barbaro Scionti e dal capovara Claudio Baturi: un fiume bianco sempre più numeroso ed una devozione che, in una città stritolata dalla crisi, non conosce confini.