Il deputato regionale dei Democratici riformisti per la Sicilia, Marco Forzese, ha ricevuto alla sede del gruppo parlamentare Drs all’Ars, un plico contenente due proiettili calibro 38. Ad aprirlo sono stati alcuni collaboratori nel piano basso di Palazzo dei Normanni. Assieme ai proiettili c’era anche un biglietto, consegnato alla polizia. Forzese che si trovava in ufficio al momento dell’apertura del plico è scoppiato in lacrime. Appena appresa la notizia il presidente della Regione, Rosario Crocetta presente a Palazzo, si è subito recato nel gruppo parlamentare. Anche altri deputati hanno raggiunto gli uffici.
“Forzese putu, u prossimu sarà pa to testa (il prossimo sarà per la tua testa)” è il messaggio scritto nella busta. Nel plico non c’è il timbro postale, per cui la busta potrebbe essere stata consegnata assieme ad altra posta e poi smistata dal servizio del Palazzo ai gruppi in indirizzo. Nel Palazzo ci sono gli uomini della Digos.
Forzese da mesi vive sotto tutela per diverse intimidazioni subite qualche mese fa dopo essere stato costretto ad abbandonare la guida della commissione Affari istituzionali dell’Ars in seguito alle dimissioni della maggioranza dei commissari. Forzese era finito al centro di forti polemiche politiche per la conduzione della commissione, in particolare la seduta relativa alle nomine del governo Crocetta sul board nell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap), guidato dal presidente Alfonso Cicero, anche lui minacciato e costretto a vivere sotto scorta dopo aver denunciato anomalie nella gestione di alcuni ex Consorzi Asi (aree industriali)
“Sono molto preoccupato, bisogna stare attenti a isolare le persone indicandole come responsabili di alcune scelte”.Questo il commento del governatore Rosario Crocetta. Il presidente della Regione siciliana collega le minacce all’impegno del deputato a fianco di Alfonso Cicero, il responsabile dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap), anche lui minacciato e sotto scorta dopo avere denunciato anomalie nelle precedenti gestioni in alcune aree industriali. “La sovraesposizione di Cicero si è estesa anche a Forzese”, sostiene Crocetta. Che lancia un appello alla politica: “La politica deve trovare nuove coordinate di linguaggio, in Sicilia si stanno facendo scelte importanti e siamo in una fase molto delicata, le persone non vanno lasciate sole”.