Il fenomeno delle baby squillo è ormai una realtà in tutta Italia. Non si tratta solo di giovanissime dei Parioli di Roma. A Palermo sono circa 500 le nigeriane costrette a vendere il proprio corpo, 200 le rumene. Ma ci sono anche albanesi ed eritree. Il 60 per cento di queste donne che popolano le strade di notte sono minorenni. Se cercano di sottrarsi spesso vengono minacciate e seviziate.
Si tratta di una stima, ancora approssimativa, diffusa dal coordinamento anti-tratta “Favour&Loveth” sulle pagine del Giornale di Sicilia. Il grido di allarme arriva dopo l’ultimo delitto, avvenuto solo poche settimane fa a Custonaci, della prostituta Nigeriana Bose Uwada. Ma non sono solo straniere. L’associazione denuncia “un incremento delle ragazze palermitane sulle strade”.
Il coordinamento preme per accendere i riflettori su un problema sociale ormai drammatico che, spiega l’associazione, alimenta un giro di affari milionario gestito da mafie internazionali. Per questo è stato chiesto un incontro con il questore di Palermo.
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