La vicenda relativa alla nomina del nuovo direttore generale della Seus, la partecipata regionale che gestisce il servizio del 118 in Sicilia, assume sempre più i contorni del caso. Dopo la nomina, benedetta dall’ok dell’Avvocatura dello Stato, di Angelo Aliquò e il suo rifiuto polemico a causa dell’ostruzionismo interno all’assegnazione dell’incarico al Commissario straordinario dell’Asp7 di Ragusa, arrivano le dimissioni di Giulio Guagliano.
Responsabile del comitato di sorveglianza della Seus e spalla dell’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, Guagliano era stato indicato come uno dei principali oppositori alla nomina di Angelo Aliquò alla guida dell’azienda che gestisce il 118. Dimissioni irrevocabili, le sue, presentate durante l’audizione in commissione Bilancio dell’Ars.
La commissione si è riunita oggi per ascoltare l’ormai ex dirigente regionale, insieme ai sindacati che rappresentano i lavoratori del 118, in merito alla situazione della società dopo la rinuncia di Aliquò, dovuta anche alla proposta di un contratto di un anno, anziché tre come da delibera governativa su proposta dell’assessore alla Salute Lucia Borsellino, con una decurtazione del 40% dello stipendio.
“Probabilmente starò antipatico a qualcuno – aveva detto Aliquò – Faccio un passo indietro e rinuncio all’incarico”. Ma il manager, molto vicino all’assessore Borsellino, potrebbe, a questo punto, ripensarci e accettare l’incarico.
Intanto, questa mattina è stata segnata dalla protesta degli operatori del 118, che hanno minacciato il blocco delle ambulanze in Sicilia a causa della vertenza aperta con la Seus sulla gestione degli esuberi e sull’ipotesi di riduzione dell’orario di lavoro per fronteggiare la situazione.
“Se il presidente Crocetta resta fermo sulle sue posizioni e la nostra la situazione lavorativa non si sblocca, i 3.337 operatori della Seus-118 sono pronti a bloccare le ambulanze e assediare Palazzo d’Orleans”. Lo dicono alcuni dipendenti del servizio sanitario 118 che stanno manifestando di fronte Palazzo dei Normanni. In commissione Bilancio all’Ars è in corso un’audizione dei rappresentanti sindacali della categoria. “Chiediamo innanzitutto che si insedi il nuovo direttore generale – dice Raffaele Faraci, Cobas seus 118 – a nostro parere Angelo Aliquò (che ieri ha rinunciato all’incarico) sarebbe la persona giusta. Vogliamo capire le intenzioni del governo: noi lavoriamo per garantire un servizio essenziale, bisogna superare questo stato d’empasse”.
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