Il gup di Caltanissetta ha dichiarato nulla la richiesta di rinvio a giudizio fatta dalla Procura nei confronti di Massimo Ciancimino accusato di calunnia aggravata ai danni dell’ex capo della polizia Gianni Degennaro e del funzionario del Sisde Lorenzo Narracci e di rivelazione di segreto d’ufficio.
La nullità deriva dal fatto che l’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato solo a uno dei due legali dell’indagato. L’udienza preliminare che doveva decidere il rinvio a giudizio di Ciancimino, fissata per oggi, è dunque saltata e gli atti sono tornati alla procura che dovrà notificare nuovamente l’avviso.
Ciancimino è accusato di avere calunniato Narracci indicandolo come il personaggio che dal 1992 al 2000 avrebbe svolto il ruolo di intermediario tra il padre, l’ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino, il capomafia Bernardo Provenzano e altri boss e il fantomatico signor Franco, lo 007 dal testimone indicato come personaggio chiave della trattativa Stato-mafia.
Ciancimino inoltre avrebbe calunniato Degennaro accusandolo di aver dato informazioni riservate al conte Romolo Vaselli affinchè questi le girasse a Vito Ciancimino.
Entrambe le calunnie sono aggravate dall’avere agevolato la mafia. Il figlio dell’ex sindaco infine avrebbe rivelato ai giornalisti notizie coperte dal segreto istruttorio. Narracci, difeso dall’avvocato Roberto La Forgia, era presente in aula.