“L’Italia è impegnata in questo frangente a considerare la possibilità di rivedere la disciplina dei tempi di permanenza all’interno dei Centri di identificazione ed espulsione e ad innalzare gli standard qualitativi dell’accoglienza”. Lo ha detto il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, nel corso della sua audizione presso la commissione Migrazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
“Le politiche migratorie – ha sottolineato Bubbico – occupano un posto preminente nell’agenda politica del Paese. I temi migratori e, in particolare, il rapporto tra Europa e Paesi di origine e transito dei flussi migratori saranno punti caratterizzanti la Presidenza italiana dell’Unione europea nel secondo semestre dell’anno in corso”.
In Italia sono presenti 11 Cie: a Bari, Bologna, Brindisi, Caltanissetta, Crotone, Gorizia, Milano, Roma, Torino, Trapani e Trapani Milo. La capienza complessiva è di 1.791 posti, oggi ridotta a 842 posti a causa dell’esecuzione in corso di lavori di ristrutturazione. Ci sono poi, ha proseguito il viceministro, una serie di misure amministrative che puntano ad un innalzamento qualitativo degli standard di accoglienza. Un gruppo di lavoro è in via di costituzione con il compito di rivedere il capitolato generale d’appalto per la gestione dei centri per immigrati al fine di ampliare il novero dei servizi erogati e di rendere più uniforme lo standard di accoglienza sull’intero territorio nazionale.
E’ in corso inoltre una rivalutazione progressiva dei prezzi degli appalti per la gestione dei centri in occasione del rinnovo degli affidamenti allo scopo di evitare che aggiudicazioni delle gare a valori troppo bassi possano riflettersi negativamente sulla qualità dei servizi. Si vuole quindi attivare nuovi centri con caratteristiche strutturali idonee ad assicurare migliori condizioni di ospitalità ai migranti.
È il caso dell’imminente istituzione di un Centro a San Giuliano di Puglia, destinato all’accoglienza dei migranti vulnerabili, famiglie in particolare, nel quale potranno essere ospitate fino a 1.000 persone, Ci sarà infine il ripristino della piena agibilità del centro di contrada Imbriacola a Lampedusa. I lavori, cominciati già il 10 novembre, consentiranno nell’arco di 150 giorni di ristabilire l’originaria capienza della struttura di 381 posti.
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