Una danno erariale per 3,5 milioni di euro nei confronti dei componenti del management pro tempore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia è stato segnalato dalla guardia di finanza al procuratore regionale presso la Corte dei Conti di Catanzaro. Ne sarebbe derivato un ingiusto vantaggio patrimoniale per tutto il personale, costituito da circa 1660 dipendenti tra medici (350), dirigenti tecnici ed amministrativi (60) e personale del comparto (1250).
L’Asp di Vibo Valentia tra il 2008 e il 2011 avrebbe erogato, in maniera illecita, al personale dipendente cospicue indennità derivanti sia dal “fondo incentivante” che dal “fondo produttività”.
Le indennità in questione, secondo quanto scoperto dalla guardia di finanza di Vibo Valentia, sarebbero state erogate nonostante alcune irregolarità adottate nella procedura atta ad accertare l’efficienza del personale beneficiario, nonché in presenza del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’azienda sanitaria.
I finanzieri hanno anche constatato che tutte le schede di valutazione venivano redatte con notevole ritardo rispetto alla tempistica prevista dai regolamenti. Le responsabilità amministrative sono state contestate nei confronti di sette persone facenti parte, in periodi diversi, della direzione aziendale dell’Asp.
I militari del Nucleo di polizia tributaria hanno proceduto a segnalare le stesse persone alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per il reato di abuso d’ufficio in quanto, nel deliberare la corresponsione delle somme, avrebbero cagionato il danno nei confronti dell’Asp.