Sono stati fermati i presunti responsabili dell’omicidio di Mahtab Savoji, la ragazza iraniana di 30 anni, il cui cadavere è stato trovato nelle acque del Lido di Venezia. Si tratta di Gagandeep Kaur, una cameriera di 30 anni e Rajeshwar Singh, un portiere d’albergo di 28 anni, entrambi indiani, residenti a Milano da qualche tempo nell’appartamento in via Pericle che dividevano con la vittima.
La ragazza, studentessa dell’Accademia delle belle arti di Brera, aveva intenzione di andare a vivere insieme ad una amica perché non aveva un buon rapporto con i suoi coinquilini: secondo le prime indagini degli investigatori, il ragazzo avrebbe anche tentato un approccio sessuale, respinto da Mahtab.
La ragazza è stata uccisa lunedì scorso intorno alle 14 nell’appartamento dove viveva. Il suo corpo nudo con addosso solo una collana è stato chiuso dentro un trolley: secondo le prime ricostruzioni il corpo doveva prima essere portato a Lecco, ma visto che c’erano troppo persone sul treno, gli assassini si sono fermati a Venezia, dove il portiere d’albergo aveva lavorato. La coppia è stata incastrata anche grazie ai filmati delle telecamere della stazione di Venezia e alle dichiarazione di un tassista che li ha riconosciuti: i due si sono fatti accompagnare da piazzale Roma a Venezia a piazzale Loreto a Milano, e la corsa era costata 500 euro.
Il medico legale ha stabilito che Mahtab Savoji è morta per asfissia, probabilmente con un cuscino. Sul suo corpo non c’erano segni di violenza. I due avevano detto che avevano trovato morta la ragazza al loro risveglio, che Mahtab aveva bevuto molto e che per paura avevano deciso di sbarazzarsi del corpo. Versione smentita dalle indagini lampo della polizia. Per questo è scattato il fermo per omicidio volontario e occultamento di cadavere.