Quattro persone sono state arrestate e tre tecnici comunali sono stati sospesi dall’esercizio di ufficio pubblico a Marano in provincia di Napoli in un operazione dei carabinieri. Per altre due persone è scattato il divieto di dimora. Contestati a vario titolo i reati di esecuzione di opere edilizie senza autorizzazioni, abuso d’ufficio e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, aggravati da finalità mafiose.
Tre degli arrestati sono affiliati al clan Polverino, attivo nell’hinterland a Nord di Napoli, in altre regioni d’Italia e all’estero. Attraverso l’inchiesta coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia si è riusciti ad accertare che un imprenditore ha fatto da prestanome al clan per l’edificazione di un complesso residenziale a Marano del valore di decine di milioni di euro, documentando la falsità di attestazioni rilasciate da tre tecnici del Comune che avevano omesso di dichiarare l’esistenza di impedimenti per l’approvazione dei progetti.